UOMO DONNA (2017) inciso dal musicista torinese Andrea Laszlo De Simone (allora trentunenne), è uno dei dischi italiani più significativi degli ultimi anni, un’opera che continua a crescere di ascolto in ascolto: l’originale miscela di stili e influenze nella sua dozzina di canzoni ha causato una proliferazione di riferimenti nelle numerosissime recensioni, in un arco di nomi che va da Modugno ai Verdena ai Radiohead, passando per autori prog, psichedelici, pop e rock distanti decenni tra di loro.
Al telefono dal mare, Andrea è positivo e appassionato come il suo disco, con i tratti ironici, che già trasparivano in alcuni testi, evidenziati dal contesto rilassato: sulla questione delle influenze, il suo punto di vista è chiaro. “Beh, Modugno almeno è un riferimento confermato, non come ispirazione volontaria, ma lo conosco e mi piace moltissimo. Battiato anche lo conosco bene, è uno dei più grandi che abbiamo avuto in questo paese, ce l’ho dentro, ha un modo di fare musica particolare che mi piace moltissimo. Sono fortunato, perché io ho una pessima memoria, però evidentemente mantengo discrete capacità di assorbimento della realtà che mi circonda, per cui non mi ricordo, non mi sono mai posto il problema se una canzone somiglia a qualcosa… è tutto istintivo, ho un approccio empirico, immagino che si percepisca!”