Suoni e melodie come intensi raggi di luce che penetrano le calli veneziane, fonte d’ispirazione del nuovo album di Antonio Onorato, intitolato CORTE DEL REMER (acquistabile al seguente link).
Nove tracce come nove dipinti che raccontano l’emozione, l’amore del chitarrista partenopeo per le prospettive uniche ed universali offerte dal Canal Grande, Punta della Dogana ed ovviamente per il luogo che ha dato il titolo all’opera.
Per dirla con lui, un’ Infinita Bellezza.
Atmosfere e luoghi della città visitati anche attraverso gli occhi ed il cuore della compagna veneziana di Onorato, alla quale l’artista dedica una dolcissima Ballad for Anna.
Con oltre 40 dischi all’attivo, Onorato ha esplorato generi musicali diversi tra loro ed è riuscito a fonderli, rispettandone la più intima natura, dando vita ad uno stile originale, che gli appartiene e lo contraddistingue. Riconosciamo in “Corte del Remer” influenze ed esperienze che avvicinano Onorato a Pat Metheny e John Scofield, con i quali ha avuto occasione di suonare.
Le sue chitarre sapientemente interpretano la sua passione per il jazz così come per la musica tradizionale napoletana, fino ad arrivare a mondi e culture di altri continenti del sud del mondo.
La sua tecnica chitarristica è cresciuta anche grazie alla collaborazione con artisti talentuosi – con Eddy Palermo e Franco Cerri ha pubblicato dei bellissimi dischi, con Pino Daniele ha suonato dal vivo per alcuni anni.
Apprezzato a livello internazionale da più di vent’anni: ricordiamo che è uno dei pochi italiani ad aver tenuto un proprio concerto allo storico Blue Note di New York. Peraltro ha ricevuto in patria premi e riconoscimenti che fanno da giusta cornice al lavoro svolto.
C’è una particolarità che riguarda una chitarra che Onorato è forse l’unico al mondoa suonare come se fosse uno strumento a fiato:una Yamaha G10, da lui stesso ribattezzata “Breath Guitar”.
In sostanza ‘la forza, l’intensità e la dinamica sono gestite attraverso l’emissione del fiato del musicista grazie ad un breath controller, un bocchino simile a quello di uno strumento a fiato) e non dalla consueta pennata o arpeggio.
Nel 2018 Antonio ha fondato il progetto “Italian Jazz Guitars” con Fabio Mariani e Gigi Cifarelli. Da non perdere dal vivo il Neapolitan Jazz Quartet che include Gianni D’Argenzio, Angelo Farias e Mario De Paola.
Ci auguriamo di poter vedere (e sentire!) Antonio Onorato in tour in giro per l’Italia e nelle capitali europee, e permettere a tutti gli appassionati di condividere i sentimenti che le sue chitarre sanno esprimere.
(Ed Pisani, novembre 2024)