Le Industrie Fluviali sono una sede anomala per un concerto: ma la piccola sala conferenze in zona Ostiense ha garantito a Bernard Butler, invitato per la rassegna Unplugged in Monti, un’atmosfera familiare, e un contatto decisamente informale con i 60 appassionati che gremivano lo spazio, venuti ad ascoltare il cantautore inglese, evidentemente memori dei dischi dei Suede di cui fu protagonista con Brett Anderson trent’anni fa, e della lunga discografia solista che a questi seguì.
La data romana è l’evento centrale di una mini tournée solitaria, preceduta da un concerto sulla spiaggia a Fano (“…dove a un certo punto era troppo buio per vedere le mie mani sulla chitarra!“), e seguita da uno show a Marostica. “Quando mi hanno detto se volevo venire a fare delle date in Italia ci ho pensato su – davvero, eh, almeno due secondi e mezzo! Del resto, è bastato parlare di cibo… sapete, sono inglese, che vi aspettate?” Il dialogo tra l’artista e il pubblico è andato avanti su questo tono rilassato nelle pause tra i brani, e anche gli inconvenienti tecnici come la corda saltata e fatta sostituire a uno dei fan (“Grazie Antonio per l’aiuto! Sapete, giro da solo, non ho l’esercito di assistenti che vedete in certi concerti!“) diventano ambiente e spettacolo, e creano una risonanza continua tra il musicista e la sala.
Armato di chitarra acustica e Gibson 335, Butler ha cantato un’ora e poco più di composizioni pescate in trent’anni di repertorio, con una chiara preferenza per il canzoniere più recente, come i brani da PEOPLE MOVE ON (2022), ma senza disdegnare i brani che la platea portava nel cuore da decenni: “Suonare i pezzi nuovi mi fa sentire, come dire… ancora vivo, ecco, anche se è bello ritornare su cose scritte tanto tempo fa e provare emozioni diverse“.
L’esibizione si è chiusa tra le buone vibrazioni generali, nello stesso spirito leggero e familiare (“Questo è l’ultimo brano, non faccio la scena in cui esco, voi applaudite e rientro… la troverei imbarazzante! Se vi va, ci vediamo al bar, tanto sto qua in giro!”), per permettere all’artista di ripartire verso il prosieguo del tour, e al pubblico, come ha detto Bernard Butler, di iniziare finalmente il weekend… con la carica di entusiasmo per la bella serata passata insieme a lui, aggiungiamo noi.
Galleria fotografica di Roberta Barletta, grazie a Enrico Caporossi!