
Il concerto di Erica Mou si preannunciava come un evento speciale fin dalla sua preparazione: la prima collaborazione con la prestigiosa organizzazione di TolfArte, realizzata grazie a un progetto di Spaghetti Unplugged, ci avrebbe permesso di portare a Civitavecchia una delle voci che in tanti nell’associazione apprezziamo, una cantautrice di enorme talento, personale e intensa.
E grazie alla collaborazione consolidata con gli amici dell’Associazione Musicale Amilcare Ponchielli, avremmo potuto costruire lo spettacolo in uno degli spazi più suggestivi della nostra Città, la chiesa di S. Giovanni di Dio in piazza Calamatta, un luogo pieno di storia e sonorità, dove la musica di Erica Mou avrebbe potuto godere di una cornice visiva significativa.
Ma il concerto è andato molto al di là delle già alte aspettative: già dall’apertura, anche questa tutta al femminile, riservata alla nostra Gwenne e alla musicista romana Sara J Jones, entrambe bravissime e personali, è stato chiaro che avremmo assistito a qualcosa di speciale.
Quando Erica Mou è salita sul palco, utilizzando i riverberi naturali della chiesa per presentare un pezzo di sola voce, senza accompagnamento, il concerto è diventato pura magia: le parole di Nadia Ceccarelli e le immagini di Roberta Barletta restituiscono un’eco di quello cui abbiamo assistito, che è stato, vi garantiamo, davvero memorabile – il tipo di spettacolo che speravamo di riuscire a realizzare quando abbiamo iniziato il lungo percorso di FORTE! Festival.
Lasciamo quindi a loro il racconto, ringraziando tutti quelli che si sono impegnati per realizzare questo evento così significativo per tutti noi: Francesco Di Iorio che ha gestito per FORTE! Festival il progetto insieme a Claudio Coticoni (TolfArte) e a Spaghetti Unplugged, Alberto Burattini che ha curato l’audio e Antonio Burattini che ha gestito la logistica, Dario Feoli e l’Associazione Musicale Amilcare Ponchielli per l’ospitalità e il supporto, e tutto il pubblico che è rimasto ad ascoltare con attenzione l’incanto di uno spettacolo toccante, che ha lasciato molti con gli occhi lucidi.
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C’era molta attesa, domenica, nell’ antica chiesa di S. Giovanni di Dio a piazza Calamatta (la casa degli amici dell’Associazione Musicale Ponchielli), per l’inizio di un evento molto ricco, annunciato dagli organizzatori di FORTE! Festival.
L’attenzione era alta, quando Gwenne, artista locale, cominciava, con la sua voce melodiosa e la sua chitarra, a preparare il pubblico a un mood tutto al femminile di buon cantautorato.
Dopo di lei, con un filo musicale coerente, l’artista romana Sara J Jones, accompagnata da una bravissima chitarrista, a rafforzare, con pezzi originali, il bellissimo clima che si era creato.
Poi, fascio di luce su Erica Mou, che entrava silenziosa, per cantare senza accompagnamento una melodia dolcissima, muovendosi piano tra il pubblico.
La meravigliosa acustica della chiesa rendeva ancora più suggestivo questo suo ingresso, che ha fatto da stupenda apertura all’ esecuzione di una scaletta tutta fatta di pezzi magistrali, con la voce sostenuta dalla sua chitarra, che lei usava, a momenti, anche come percussione.
I temi: il suo sentire, la sua vita, i momenti drammatici vissuti e quelli gioiosi.
Il canto era intervallato dalla lettura di qualche passaggio di un suo testo narrativo.
La madre, introdotta da un incipit che trattava di una camicetta azzurra, narrata come una donna dolcissima il cui ricordo non scompare mai, e altre scene di vita della sua infanzia in famiglia, nel suo paese d’origine, Bisceglie.
Più la musica scorreva, più il pubblico era coinvolto in una narrazione viva e molto calda, che sapeva di grande affettività e di una grande capacità artistica.
L’evento si è concluso come era iniziato, solo voce, muovendo le corde più intime del cuore di chi ascoltava.
Grandissima artista, che ha arricchito la nostra anima.
(Nadia Ceccarelli)
