Fragile Festival: la bellezza salverà il mondo

Ottimi risultati per l’Edizione 0 del Fragile Festival di Allumiere: 9 concorrenti, 3 ospiti speciali, tanto pubblico… e tantissime emozioni!

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Luca Carrubba e Giulia Cerri (foto Roberta Barletta/ZWR)


“La bellezza salverà il mondo”: questa citazione di Dostoevskij riassume perfettamente lo spirito che ha animato l’Edizione 0 del “Fragile Festival” Premio Cantautorale Allumiere, dove la luce della fragilità umana come punto di forza è diventata arte, parola, musica, emozione.

Nove cantautori, provenienti da tutto il circondario , si sono confrontati con pezzi originali, nella splendida cornice del cortile del Palazzo Camerale di Allumiere, mettendo in campo sentimenti, poesia, pezzi di vita e di sé stessi, donando al pubblico una serata di rara profondità e sensibilità. Pubblico che ha apprezzato molto, a giudicare sia dalle numerose presenze che dagli applausi che hanno accompagnato l’intera manifestazione, nonché dai complimenti giunti agli organizzatori.
Gli stessi artisti in gara hanno eletto il vincitore dell’Edizione 0, il Maestro Michele Mainardi, che ha incantato e commosso tutti con i suoi pezzi.

Ospiti della serata il bravissimo Marco Mattei che ha eseguito alcuni brani del suo ultimo album “AGE OF FRAGILITY, Francesco Di Iorio che ha deliziato tutti con la sua voce, condividendo il suo spazio con Paolo Meloni, che ha eseguito in maniera emozionante un brano davvero fragile, Fake plastic trees dei Radiohead.

In un mondo che ci sprona ad essere perfetti e a non cadere mai, noi con il Fragile Festival abbiamo voluto dare invece spazio alla fragilità come valore, come elemento peculiare dell’essere umano in evoluzione” spiegano gli organizzatori, l’Associazione Casa delle Arti di Allumiere. “Crediamo fermamente che ci sia bisogno di costruire un nuovo paradigma culturale, basato proprio sulla preziosità dell’esperienza umana, attraverso la bellezza, la cultura e l’arte.”
Nato da una suggestione sentimentale di un piccolo entourage di amici appassionati di ” cantate”, questo Festival è stato un banco di prova importante per la nostra giovane Associazione, spingendoci a crescere e a tracciare nuove rotte, nuovi sodalizi, facendo rete con le associazioni e i gruppi del territorio. A questo proposito vorremmo ringraziare FORTE! Festival, spalla, anzi colonna sulla quale abbiamo potuto contare per tutto quello che ha riguardato fonica e supporti tecnici, senza la cui collaborazione e la cui spinta entusiasta questo evento non avrebbe visto la luce. Un ringraziamento autentico anche a Rock e I Suoi Fratelli per la collaborazione ed il supporto nella diffusione dell’ evento tra le numerosa fila dei suoi associati e follower. Anche la loro presenza è stata molto importante. Una sinergia di intenti e voglia di condivisione insomma, che ha reso tutti fieri di aver partecipato alla creazione di questo evento!
Infine, ma non per ultimi, fondamentali per la riuscita della manifestazione sono stati i nostri Marco “Marcobaleno” de Matteis e Cecilia Toffali, che con delicatezza e maestria hanno condotto la serata, guidando gli artisti ed il pubblico in un percorso profondo ma mai pedante.
” Non possiamo che dirci felici e soddisfatti per la riuscita dell’evento, emozionati e grati per aver vissuto questa esperienza bellissima

La galleria fotografica della nostra Roberta Barletta

Oltre alla bellezza, alle emozioni e alla magia, di questo Edizione 0 rimane anche una poesia collettiva, formata da frasi estrapolate dai testi di tutti gli artisti in gara:

Cado giù come quel che è fragile
e stringo i denti, non te ne accorgi?
Io non riesco a camminare,
sono passati i miei anni e mi trovo qui ancora
a prendere in giro il mio tempo che passa ogni ora.
Un’anima spenta, fragile e seria
con una vegetazione impenetrabile a sbarrarne l’ingresso.
Quanto fa paura quel confine, le ferite aperte ad esibire un’esistenza.
Ma venite, ché vi chiamo qui davanti! Venite in tanti: matti, fanti e santi.
Cadremo tutti insieme
come fili d’erba che guardano il cielo sotto la neve.
Nel giorno che conosceremo ci ritroveremo altrove e il silenzio non fa più rumore
finché in un cielo aperto torneremo a volare.

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