
ERICA MOU in concerto
Domenica 14 dicembre alle 18,30 nella chiesa di San Giovanni di Dio (Piazza Calamatta, Civitavecchia)
Opening Act: GWENNE
Un evento organizzato da TolfArte e FORTE! Festival insieme a Spaghetti Unplugged
col supporto dell’Associazione Musicale Ponchielli (grazie!)
Ingresso libero
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Vi avevamo anticipato che il prossimo evento di FORTE! Festival sarebbe stata una collaborazione speciale: e infatti, grazie all’organizzazione di TOLFARTE e SPAGHETTI UNPLUGGED (e all’amichevolissimo sostegno dell’ASSOCIAZIONE MUSICALE PONCHIELLI), vi possiamo presentare un’artista davvero importante, ERICA MOU, cantautrice che ha avuto esperienze importanti come il Festival di Sanremo e il Concertone del 1 Maggio di Piazza S. Giovanni a Roma.
Nata in Puglia nel 1990, Erica Mou ha sempre scritto e composto la propria musica, esprimendosi con grazia e sensuale ironia in uno stile tra folk e art pop, influenzato dalla canzone italiana degli anni ’60. Il suo album di debutto, È (prodotto da Valgeir Sigurðsson), è stato pubblicato nel 2011 da Sugar. Per questo disco ha ottenuto una nomination come MTV Best New Generation.
Con il brano Nella vasca da bagno del tempo (arrangiato da Davide Rossi) Erica ha partecipato al Festival di Sanremo 2012, dove ha ricevuto il Premio della Critica e il Premio per il miglior testo.
Nel 2014 è stata candidata per la Migliore Canzone Originale ai David di Donatello col brano Dove cadono i fulmini.
Nel 2018 ha pubblicato A ring in the forest, scritto con MaJiKer e Piers Faccini.
Negli ultimi anni Erica ha scritto rubriche su diversi giornali, si è esibita come annunciatrice musicale, ha recitato piccoli ruoli in film cult italiani e ha registrato il suo primo podcast C’est la Mou – Punti di fuga.
È stata impegnata in tournée e concerti in Italia, Stati Uniti, Brasile, Regno Unito, Francia, Germania, Albania e Belgio.
Il suo romanzo d’esordio Nel mare c’è la sete (Fandango Libri 2020) è stato pubblicato anche nel Regno Unito nella primavera del 2022.
Nel 2020 ha registrato la versione italiana della canzone brasiliana Felicidade con Marcelo Jeneci.
Il suo album NATURE, in cui scrive e canta in italiano, inglese e dialetto pugliese, è stato definito “un miracolo generazionale imperdibile“; attualmente è in tour per il suo album CERCHI, con la sua chitarra e l’utilizzo di live electronics.

Il concerto di Erica Mou segue a una delle domeniche più emozionanti della stagione: quella del concerto di Michele Mainardi, un artista che aspettavamo da quando lo avevamo ascoltato al FRAGILE! Festival di questa estate! Abbiamo chiesto alla nostra Nadia Ceccarelli di raccontare le vibrazioni del concerto di domenica 7 dicembre, che ritrovate qui sotto anche nelle immagini della nostra Roberta Barletta e dell’altro nostro bravissimo amico fotografo Gianluca Luciani.
Domenica 7 dicembre Michele Mainardi, cantautore di Tarquinia, ha eseguito un concerto memorabile nella sede di FORTE! Festival a piazza Saffi. Luca Carrubba, con Gwenne ai cori, ha introdotto la performance con tre pezzi splendidi, terminando con la toccante Lancette d’argento, un brano carico di tenerezza che racconta il distacco di un ragazzo dal nonno, che ha coinvolto il pubblico in passaggi corali… ma che ha anche commosso tanti spettatori.
Poi Luca ha chiamato Michele sul palco, preannunciando la peculiarità di questo artista: la grande bellezza dei testi.
È così iniziato un viaggio dell’ anima insieme a Michele, che ci ha condotto con lui in luoghi sconosciuti e aspri, a momenti, in altri, su altissime punte di bellezza poetica.
Il paese natio, Tarquinia, per cui ha un incredibile affetto, l’Italia, che sente sua con tutta la gioia che questa terra sa dare in termini di natura e di sofferenza per i tanti abusi subiti, le relazioni d’amore culminate in grande delusione, il dolore profondo che l’esistenza ci provoca e l’inevitabilità di esso… tanti temi diversi, alternati a brani strumentali molto coinvolgenti, che ci hanno fatto spaziare altrove , immaginando paesaggi lontani e emozioni rare.
La sua unicità, fatta di un mix di dolore e gioia per la vita, ci ha fatto conoscere altre facce di una realtà a cui molto spesso, siamo ciechi.
Grazie Michele per questo grande messaggio.
(Nadia Ceccarelli)