
Le band indie rock degli anni 2000 hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia della musica. Con il loro mix di energia e autenticità, hanno ridefinito ciò che significava essere un artista indipendente, aprendo la strada per una nuova generazione di musicisti.
Da 20 anni insieme artisticamente, californiani d’origine, ma con base a NYC, Keith Murray (chitarra) e Chris Cain (basso) hanno dato vita a We Are Scientists conquistando il cuore di molti appassionati di indie rock a partire dal loro album WITH LOVE AND SQUALOR (2005), che ha ottenuto diversi riconoscimenti e un buon successo commerciale, in particolare nel Regno Unito. Gli album successivi, come BRAIN THRUST MASTERY (2006), HELTER SELTZER (2016) e MEGAPLEX (2018) sono stati progressivamente arricchiti da arrangiamenti elettronici che hanno confermato la vena creativa del gruppo.

Uscirà a luglio il loro nono lavoro discografico, QUALIFYING MILES (Groenland Records), che viene presentato nel tour che toccherà diverse città del nord Europa – ma non l’Italia – e che a Bruxelles si è fermato proprio la sera del 1 maggio. Il nuovo album conferma ancora la loro abilità di reinventarsi, mantenendo comunque quel ritmo e quella freschezza che li ha resi famosi fin dai loro esordi.
Grande generosità e voglia di coinvolgere il pubblico, che si è tradotta in un concerto memorabile, in un’atmosfera quasi da club underground. È tutto istintivo, senza filtri, umano… è questo che rende la loro musica così adrenalinica in certi momenti, oppure riflessiva in altri. Ogni brano è punteggiato da riff graffianti di chitarra e linee di basso toniche, dall’accattivante voce di Murray e dalla controvoce di Cain. Il duo è accompagnato stabilmente da cinque anni da Keith Carne, batterista formidabile e anche lui molto creativo.
Un concerto che ha coperto tutti i loro cavalli di battaglia, Nobody move, nobody get hurt, The great escape, Impatience su tutti. Del nuovo album, Please don’t say it è il singolo già disponibile sulle piattaforme.
Segnaliamo che i concerti del tour sono aperti da un giovane talento che vale la pena seguire con attenzione, Sean McVerry. La sua presenza aggiunge dinamicità alla performance, rendendo il concerto non solo una celebrazione della carriera ventennale della band ma anche un’opportunità per far conoscere artisti emergenti.
We Are Scientists dimostrano capacità di evolversi pur rimanendo fedeli alle proprie radici musicali e rappresentano un esempio di longevità nel panorama musicale indie rock contemporaneo. QUALIFYING MILES è più che una mera raccolta di canzoni: è un’esplorazione emotiva della memoria, un’esperienza introspettiva, realizzata da una band il cui viaggio musicale continua a divertire ed ispirare, pronta a lasciare la sua traccia nel panorama indie rock internazionale.