Marco Selvaggio è un virtuoso di uno strumento assai poco comune, lo HANG, composto da “due semisfere appiattite in acciaio temprato che, unite, gli conferiscono la tipica forma lenticolare”. La parte superiore ha una protuberanza centrale e sette piccole cavità laterali, la parte inferiore è liscia con un’apertura al centro. Queste sette cavità producono una scala intonata ad una nota diversa. Le sonorità metalliche dell’hang risultano comunque essere più calde rispetto allo steel-pan.
Marco si è fatto notare per il bel disco “Aether”, prodotto da T-Lab Revolution, in cui riesce a fondere un ritmo dalle atmosfere caraibiche o del sud-est asiatico al suo background artistico e culturale molto mediterraneo. In effetti il brano di apertura “Hanoi” sembra quasi incrociare una fusion jazzistica – e scusate se mi viene da immaginare che con una chitarra aggiungerebbe quasi una nota “metheniana” – ascoltare per credere!
Sito web: marcoselvaggio.com.