ZWR 002 – Sterbus – Real Estate/ Fake Inverno (2018)

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STERBUS – Real Estate / Fake Inverno (2018)

Dopo anni di attività solista, Sterbus è diventato un duo di polistrumentisti romani – Emanuele Sterbini e Dominique D’Avanzo: e il raddoppio dell’organico viene festeggiato con un’opera parimenti doppia, due CD distinti nei toni, e coerenti per stile e ispirazione.

Già il fatto che in tempi di musica liquida Emanuele e Dominique (e la Zillion Watt Records che li supporta) puntino su un CD doppio, e che citino la grande famiglia prog-pop-sperimentale dei Cardiacs come nume tutelare, dà l’idea delle peculiarità della band: come Tim Smith e soci nelle varie incarnazioni note, Sterbus declina complessità e tempi dispari in brevi canzoni piene di ganci melodici, che possono essere piuma (Trapeze, Home Planet Gone) o ferro (Stoner Kebab, Razor Legs), ma hanno sempre dentro una stratificazione articolata di idee e spunti sonori, in un quadro fatto per aggiunte successive che permette di scoprire dettagli nuovi a ogni ascolto.

Nella folla di musicisti che partecipano all’opera spicca chiaramente Bob Leith: il batterista dei Cardiacs fornisce la ritmica a tutti i 17 brani, e canta addirittura come voce principale sulla spiritosa chiusura Blackducks on Parade – dando solidità alle costruzioni ardite della coppia capitolina, dove i colori rock di chitarre e bassi si contrappongono a quelli più pastorali e acustici di flauto, clarinetto, arpa, glockenspiel – come anticipato nella copertina teatrale.

E la contrapposizione è la cifra dell’opera: il vero e il finto delle cover e del titolo che gioca tra italiano e inglese, l’estate e l’inverno nelle atmosfere dei due CD, l’elettrico e l’acustico, il duo compatto e la folla di strumentisti ospiti (oltre 20). Ma nella contrapposizione emergono la personalità artistica – che fa sì che le influenze dichiarate (sicuramente i già citati Cardiacs, ma anche Zappa, XTC, Beatles, Velvet Underground e King Crimson) emergano senza sovrastare la voce del duo – e l’ispirazione nella scrittura delle canzoni (pop senza averne l’aria), originali eppure a loro modo familiari.

Il CD che ha reso la band romana un punto di riferimento per l’art-pop a livello internazionale!

“REAL ESTATE – CD one – is a joyous rampage through a circus of questionable sanity….a definite rollercoaster ride up towards the Sun.
FAKE INVERNO – CD two – is definitely more autumn….. beautiful golden leaves, cold evenings, reflective, and you wrap the songs around you to keep you warm.” (David Sheridon – the Army of Moths)

RASSEGNA STAMPA

Blow Up n. 247 Dic.2018

Rumore n. 322 Nov.2018

Vinile n. 25 Mag.2020