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“Se potessi mangiare un’idea”: che folla, per Gaber!

Luciano Ceri, i Manifesto e la FORTE! Festival Band hanno fatto un centro pieno: sold out e standing ovation per la serata dedicata al grande Giorgio Gaber!

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Oltre 300 spettatori (sold out!) per uno spettacolo pieno di passione, ma senza facili ganci “televisivi” , in un giovedì sera nel quale giocavano anche Lazio e Roma 😉 : non era scontato, quindi GRAZIE a tutti quanti i partecipanti!

Oltre 300 spettatori (un altro tutto esaurito!), e 80 minuti di spettacolo intenso e coinvolgente, realizzato da FORTE! Festival e CineCircolo XXI con il grande giornalista musicale Luciano Ceri per omaggiare il repertorio di un grande della cultura italiana, Giorgio Gaber: i Manifesto (Alessandro Orfini e Valerio Imperiale) e la FORTE! Festival Band (stavolta composta da Alberto Burattini, Francesco Di Iorio, Matteo Agozzino e Riccardo Pasquarella) hanno riletto tante pagine memorabili di un repertorio ancora attualissimo, chiudendo tra bis e standing ovation.

La nostra Nadia Ceccarelli riassume così la bellissima serata.

Gia dalle prime battute si capisce che il ritmo è incalzante, lo spettatore non può perdersi una parola.
Luciano Ceri, cantautore e giornalista, tesse una trama fatta di concetti, storia, idee. Introduce cosa è il Teatro Canzone, un percorso iniziato negli anni ’70, e spiega i passaggi e gli step più significativi della produzione di Giorgio Gaber, interagendo con i musicisti e gli attori sul palco. Lo spettacolo va avanti tra le canzoni più belle e significative, i monologhi autentici del cantautore, recitati magistralmente da Alessandro Orfini, e la narrazione esplicativa di Ceri. “Un “idea”, “L’impotenza”, “Lo shampoo” e altri capolavori, riarrangiati e attualizzati con cori e armonie nuove dalla band di FORTE! Festival, momenti musicali coinvolgenti e pieni di energia. Fino ad arrivare a “Far finta di essere sani”, testimonianza di una svolta storica nel nostro Paese, la legge Basaglia che prevedeva l’abolizione di terapie violente come l’elettroshock e la chiusura di certi ospedali psichiatrici, più simili a lager che a luoghi terapeutici. Il testo di questo brano è frutto di un approfondimento realzzato con gli studi personali di Gaber su teorie psicanalitiche allora recenti, e con un dialogo su questo tema durato anni con lo psichiatra Basaglia.
Il viaggio arriva infine a “La libertà”, dove tutto il pubblico intona ‘”libertà è partecipazione”‘, una delle frasi simbolo di FORTE! Festival, che nelle intenzioni del paroliere Luporini, richiamate da Luciano Ceri, andava a definire lo spazio di incidenza in cui puoi provare a cambiare una realtà.
Una bellissima canzone, che entra nel cuore di chi ascolta quasi fosse un inno.
E dopo un susseguirsi di tematiche profonde, lo spettacolo si chiude con un bis che torna alle origini di Gaber, il pop di “Non arrossire”, prologo al monologo “Qualcuno era comunista”: tra ironia, a volte dissacrante, illusioni e delusioni di un periodo storico, la coscienza che ognuno di noi è condizionato nelle proprie scelte al periodo storico in cui vive.

Le foto della serata (supportata da Compagnia Portuale e A Casa Tua – grazie!!!), introdotta da MarcoBaleno e Donatella Donati) raccontano solo in parte l’emozione che è passata dal palco alla platea del teatro Buonarroti: come per il precedente HELP! (dedicato ai Beatles), anche questa collaborazione tra FORTE! Festival e CineCircolo XXI ha avuto un successo che va al di là del “sold out“: e i prossimi appuntamenti già fissati nel calendario presentato ieri (come la proiezione con concerto di “Berlinguer – La grande ambizione” del 15/2 e quella di “Rome As You Are” sui Nirvana del 20/2, o lo spettacolo musicale-teatrale dedicato al tango del 27/2) testimoniano della solidità di un progetto che porta qualità nella nostra Città, e dà visibilità a tante eccellenze locali.

Se Luciano Ceri è stato magnetico nel suo racconto, e i musicisti e il set (curato da Diego Spano) hanno mantenuto lo standard altissimo cui ci hanno abituati, una nota di merito speciale non può che andare al protagonista Alessandro Orfini, che nei monologhi e nelle canzoni è stato un Giorgio Gaber impeccabile per toni e gestualità – un talento cristallino che la nostra Città deve continuare a far crescere!

Le foto della nostra Roberta Barletta raccontano parte della storia: gli interpreti, il pubblico, la scena… ma lasciano anche un’eco della felicità che lo spettacolo ha lasciato in tutti i partecipanti, ed è stata davvero una bellissima sorpresa veder uscire con un sorriso così largo e tutt’altro che di circostanza appassionati, amici e autorità!

Ringraziamo…

1 Comment
  1. Carla Carafani 1 mese ago
    Reply

    Spettacolo bellissimo, bravissimi tutti……complimenti all’organizzazione. A presto.

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