“I started out with nothing and I still got most of it left…” (Seasick Steve)
Ha ben 73 anni e una discreta quantità di chitarre, alcune delle quali costruite da lui stesso in modo improbabile con pezzi di legno o di metallo raccattati in discarica e che durante il concerto insulta regolarmente, dalle tre corde a quattro a sei non importa, ma che fanno parte integrante della leggenda che lo circonda da diversi anni.
Chitarre magiche e chitarre ‘possedute’ da spiriti inquieti.
Chitarre che suona ancora in tutto il mondo ed in modo travolgente e coinvolgente.
Suona il blues, il country-folk e il country-rock.
In questo tour europeo, che abbiamo intercettato all’AB di Bruxelles il 24 ottobre, si esibisce solo con un batterista, suo coetaneo, per il resto la sua chitarra fa da ritmica e da solista e la sua voce chiara e profonda completa il tutto.
È il bluesman solitario per definizione, un hobo, ma è diventato famoso nel mondo come Seasick Steve solo a 50 anni.
Anche se mai confermato ufficialmente, scappò di casa verso i 15 anni, quando il patrigno cominciò a maltrattarlo, e visse di espedienti soprattutto tra il Tennessee ed il Mississippi per anni.
Si spostava a bordo di treni merci che prendeva di nascosto, di notte, per potere anche avere un posto sicuro dove dormire. Eppure nel frattempo aveva già la chitarra nel suo DNA e tra la fine degli anni ’60 e la metà degli anni ’70 frequentava Grateful Dead, Janis Joplin e Jimi Hendrix.
Nel 1969 sempre secondo la leggenda era in tour, con il nome di Steve Leach, con Lightnin’ Hopkins.
Senza mai fermarsi, da Parigi alla California, passava dal chiedere l’elemosina per strada a suonare con personaggi del calibro di Son House, Albert King e Joni Mitchell.
È apparso come musicista di sala su diversi dischi (registrati anche in Europa) ma la sua fortuna è arrivata gradualmente, prima con la sua propria casa discografica Moon Music, poi intorno al 2001 su un battello in viaggio tra Norvegia (patria della sua seconda moglie, dove decisero di ritornare a vivere) e Danimarca… dove gli prese un forte mal di mare, che fece diventare seasick per per tutti.
L’album di debutto come Seasick Steve è del novembre 2006, Dog House Music – sostenuto e promosso da un suo amico dj londinese.
A seguire vari dischi di successo con special guests, per esempio John Paul Jones ex Led Zeppelin.
Il resto della storia non la raccontiamo, ma consigliamo di provare a scoprire l’uomo che “è partito che non aveva nulla… e ne ha ancora un bel po’!” magari ascoltando il suo ultimo album, A trip a stumble a fall down on your knees!,( 2024), divertentissimo.
(Ed Pisani per FORTE! Festival, ottobre 2024)